domenica 10 febbraio 2008

LE "REGOLE DEL GIOCO"

SEZIONE AUREA

La sezione aurea mostra come la natura stessa segua regole matematiche senza "snaturarsi". Affinché un oggetto sia armonioso, ognuna delle sue parti deve essere in relazione con le altre. Noi reagiamo positivamente ad oggetti così costruiti: sono piacevoli agli occhi, perchè mettono in relazione il prodotto dell'uomo al mondo naturale. Infatti, la sezione aurea, che è considerata la legge universale dell'armonia, si può trovare in natura. Le foglie della robinia sul ramo, ad esempio, sono tra di loro distanziate da spazi che hanno come proporzione la sezione aurea. Oppure la spirale di certe conchiglie marine (ad esempio quella del Nautilus) si può completamente inscrivere in una serie di rettangoli i cui lati sono proporzionati con tale rapporto. Fu il matematico greco Euclide, nel libro VI degli Elementi, che definì con una formula matematica tale rapporto: la sezione aurea è la parte del segmento che è media proprozionale fra l'intero segmento e la parte rimanente. La sezione aurea di un segmento, in forma approssimata, è 0,618.
x = ((rad 5)-1)/2)a = 0,618...
Nell'arte figurativa e nell'architettura le leggi numeriche hanno governato fin dalle civiltà arcaiche. Queste proporzioni sono la base delle piramidi egizie. La sezione aurea è anche stata usata ampliamente in pittura, in molti quadri, soprattutto dal Rinascimento, questa proporzione veniva usata moltissime volte all'interno dell'opera. Si dice, ad esempio, che nella rappresentazione di un panorama l'orizzonte deve dividere l'altezza del quadro secondo la sezione aurea per ottenere un risultato più soddisfacente. La sezione aurea si incontra ovunque in modo insistente, in natura, come nella scienza e nell'arte, e contribuisce alla bellezza di tutto ciò che ci circonda. Vari esperimenti suggeriscono che la percezione umana mostra una naturale preferenza per le proporzioni in accordo con la sezione aurea.

In acquario la sezione aurea viene utilizzata per trovare il punto di maggior rilevanza, quel punto dove posizionare l’elemento di maggior importanza che richiama l’attenzione di chi osserva l’acquario. Può essere trovato utilizzando le due dimensioni della base, moltiplichiamo le dimensioni per il numero della sezione aurea, facciamo partire delle direttrici da quei punti verso l’interno della vasca e nel punto in cui si incontrano va inserito o realizzato il richiamo principale. Si può utilizzare anche l’altezza seguendo lo stesso criterio, in questo modo si avranno tutte e tre le dimensioni per determinare il centro esatto, secondo la sezione aurea, all’interno dell’acquario.

martedì 5 febbraio 2008

INTRO

Ciao a tutti!

Ho creato questo blog per dare sfogo alla mia passione per gli acquari e più in particolare alla passione per gli acquari ADA.

Per chi non conoscesse questo tipo di acquari comincio col dare qualche informazione in più su cosa vuol dire “ADA”, su chi ha introdotto questa sorta di disciplina nella “progettazione” di vasche esclusivamente aperte e sui principi fondamentali che la regolano.

Cominciamo dalla sigla ADA, questa è l’abbreviazione di Acqua Design Amano dove Amano sta per Takashi Amano, l’ideatore nonché fondatore dell’omonima azienda leader nel settore acquariofilo conosciuta in tutto il mondo.

Takashi Amano nasce il 18 luglio del 1954 a Niigata, cominciò da piccolo ad interessarsi di piante ed animali acquatici a tal punto da vincere numerosi premi. Si interessò anche alla fotografia, passione che lo portò a girare tutto il mondo per fotografare piante e pesci nel loro ambiente naturale. Amano ha iniziato una rivoluzione contro i rigidi concetti dell’acquariofilia, rendendo le piante protagoniste incontrastate e trasformando il lavoro degli appassionati in un’arte in cui l’acquario diventa una forma d’arte dove l’uomo deve ricreare un ecosistema naturale. Il consiglio che Amano dà è di osservare la natura come esempio e come punto di riferimento da cui prendere spunto.

L’azienda di sua proprietà produce e commercializza nel mondo tutti i prodotti e le attrezzature che si rendono necessarie per allestire una vasca ADA partendo da zero. Le vasche sono realizzate in cristallo con l’utilizzo di silicone ridotto al minimo e poco visibile perché è dal contenitore che inizia a farsi evidente il concetto di semplicità e trasparenza. Anche il diffusore dell’anidride carbonica è realizzato completamente in vetro per non provocare la benché minima interferenza estetica.

I principi su cui si basa la tecnica Amano sono molteplici, innanzitutto si rifà alla filosofia zen di giardini giapponesi, vengono utilizzati muschi e felci, piante galleggianti, viene introdotto il gamberetto Yamatonuma Ebi (caridina japonica) fenomenale mangiatore di alghe, si utilizza la sezione aurea per il posizionamento dell’elemento di maggior importanza, si utilizzano tecniche particolari per l’inserimento di legni e rocce. Tutto questo verrà approfondito con maggior attenzione più in avanti.

Angelo Leonardi